Il resto della cena passo tranquilla.
Terminato il pasto il colonnello mi mostrò una splendida scacchiera e passo la serata, armato di una notevole pazienza, a insegnarmi le regole di quello strano gioco. Alla fine iniziai ad aver una certa padronanza dei vari pezzi che componevano la scacchiera e riuscimmo a giocare una intera partita senza che io avessi bisogno di spiegazioni; naturalmente persi.
Il colonnello allora decise di ritirarsi e mi augurò la buona notte.
Dalla finestra del salone si intravedeva uno spicchio di luna, "è splendida-pensai- scommetto che il riflesso che fa sul lago deve essere meraviglioso."
La voglia di prendere Gulltoppr per una cavalcata notturna fino al lago era tanta, ma poi, mi ricordai delle parole di Sesc e decisi che non sarebbe stato saggio recarmi in giardino.
Mi ritenevo perfettamente in grado di fronteggiarlo in caso di un suo eventuale approccio ma non volevo mettermi al suo livello o dargli strane idee sul mio ruolo nella casa.
Tornai quindi nella mia camera.
Mi misi la veste da notte, sciolsi i capelli e mi avvicinai alla piccola biblioteca addossata alla parete.
Iniziai a scorrere i titoli sulle copertine di pelle e alla fine ne scelsi uno con una bella incisione sul cuoio.
Presi in braccio Gon che sonnecchiava e lessi, anche se con un po' di fatica, le prime pagine. Era un libro di poesie.
Ad un tratto sentii la fatica della giornata sulle spalle, gli occhi pesanti..la luce si faceva più flebile....buio.
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[I][COLOR="Indigo"]Follow Your Heart But Don't Lose Your Head[/COLOR][/I]
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