Non me lo feci ripetere due volte.
Mi alzai, in silenzio e disgustata dalla tavola di capitan Giuff.
Raggiunsi velocemente la porta sul cortile e mi guardai indietro ad osservare la scena, rabbrividii.
Spinsi la pesante porta di legno e mi ritrovai fuori, sotto il tepore di una leggera brezza.
Dapprima non vidi nessuno, pensai che anche Guerenaiz fosse entrato nella locanda insieme al suo guardiamarina.
Ma poi, seduto su una panca seminascosta lo vidi.
Sorrisi, e mi avvicinai lentamente, per non spaventarlo.
"Che ci fai qui fuori tutto solo, marinaio? A quanto ho sentito potrebbero essere i tuoi ultimi giorni su questa terra, dovresti sfruttare meglio il tuo tempo!"
Gli feci l'occhiolino.
"Dovresti andare dentro e sceglierti una bella ragazza per la notte...potrebbe essere l'ultima occasione, dato che al prossimo arrembaggio salterai per primo."
Scossi la testa, ripensando a Giuff e alla moretta che teneva sulle ginocchia.
"Maledizione, che animali..." Bisbigliai.
Guardai Guerenaiz negli occhi, mi avvicinai a lui : "Avere un nemico comune ci rese potenziali alleati... Portami via da qui... Poi lasciami venire con te... "
Appoggiai i gomiti alle ginocchia, sporgendomi in avanti.
"Ho visto atrocità di ogni tipo vivendo in un accampamento... Massacri perpetrati da una parte e dall'altra...." Sospirai "...pensavo che nulla ormai potesse impressionarmi... Ma questo è davvero troppo... Almeno si rispettavano le stesse regole... Lo stesso codice d'onore..".
Un risolino divertito mi sfuggì dalle labbra... : "comincio a rimpiangere di non essere stata acciuffata da quei dannati soldati olandesi!".
Mi fermai, con gli occhi sbarrati, rammentando di aver accanto uno di loro.
"Senza offesa, marinaio..." Strizzando l'occhio.
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