Il colonnello scosse il capo a quelle parole di Cheyenne.
“Mio nipote” disse “purtroppo non rispetta nessuna regola, né sembra conoscere alcun precetto. E' un ribelle che vive infischiandosene di chiunque altro non sia se stesso. Ho cercato in tutti i modi di cambiare questo suo comportamento, sia con la comprensione, sia con l'autorità, ma pare abbia fallito. Ma ormai mi sono abituato a questo suo modo di vivere... diciamo che ognuno vive la propria vita... spero solo che non giunga mai ad importunare te, altrimenti sarei costretto a prendere seri provvedimenti stavolta.”
La cena proseguì allora col colonnello che cercò subito di cambiare discorso.
Non amava molto parlare di quel suo nipote così impetuoso.
Finito di cenare, l'uomo mostrò a Cheyenne una scacchiera molto particolare.
Era antica e di ottima fattura, risalente al XIV secolo e proveniente da Toledo.
“Io adoro il gioco degli scacchi...” fece lui “... tu lo conosci? Altrimenti ti insegnerò io a giocare...”
La serata trascorse così, fino all'ora in cui il colonnello, salutata Cheyenne, si ritirò per la notte.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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