Musan osservò l'abbraccio fra Talia e suo padre con un vago sorriso sulle labbra.
“Il mio nome” disse lo spagnolo fissandola “suona sempre meravigliosamente quando è scandito dalla vostra voce, Analopel. E potrei mai negarvi qualcosa?”
“Interrogare qui mia figlia” intervenendo Philip “è stato un atto inqualificabile ed intimidatorio! E ne risponderete voi e i vostri superiori!”
“Io rispondo solo a sua eccellenza, signore.” Fissandolo Musan. “E comunque non vedo per quale motivo debba esserci astio fra noi. E' stata vostra figlia a chiedere di poter incontrare Passapour in rappresentanza di suo nonno. E vi assicuro, come lei stessa potrà confermare, che non c'è stata alcuna intimidazione da parte mia e dei miei uomini.”
“Da oggi, riferite a chi di dovere, i miei familiari risponderanno alle vostre domande solo in presenza del signor Aron Blind” indicando l'uomo che era giunto con lui “che è eminente avvocato della Compagnia delle Flegee Occidentali!”
“Riferirò, non temete.” Con tono fermo Musan.
Philip allora prese sua figlia e con Blind lasciarono quel luogo.
Per tutto il tragitto non disse nulla.
Giunti a casa, dopo che anche Maria abbracciò Talia, Philip pregò la servitù di occuparsi della ragazza.
“Ora va con loro.” Disse a sua figlia. “Riposati e quando ti sentirai meglio scenderai in giardino. Io sarò lì con il signor Blind. E così potrai raccontarmi tutto.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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