Talia era scossa, disgustata e spaventata da ciò che aveva visto.
Era con le spalle contro la parete ed il volto sconvolto.
“Mi spiace...” avvicinandosi a lei Musan “... ma siete stata voi a chiedermelo, Analopel...” la fissò ed un leggero sorriso apparve sul suo volto “... venite, vi farò avere un po' d'acqua...”
Prese allora la sua mano e senza attendere risposta da lei si avviarono verso una piccola stanza.
Qui fu fatta sedere e un soldato le portò dell'acqua fresca.
“Comunque” mormorò Musan “non addoloratevi oltre. Quell'uomo era un assassino, visto che ha confessato di essere stato lui a trucidare il Viceré e la sua corte. Ora però, temo, cominci una parte molto spiacevole e forse dolorosa di questa brutta storia... prima di tentare la fuga, Passapour aveva confessato di avere un mandante... e ha fatto il nome di vostro nonno. E sono costretto a rivelarvi che dati i suoi trascorsi, una giuria non impiegherà molto a giudicarlo colpevole...” la fissò “... e poi c'è dell'altro... la vostra testimonianza, quella a favore di Passapour, si è rivelata... come dire? Inattendibile.” Di nuovo quel sorriso. “Ma tenterò io di spiegare a sua eccellenza che talvolta è possibile sbagliarsi...” le sfiorò i capelli “... si, tenterò di aiutarvi, Analopel...” ed i suoi occhi si fermarono su quelli di lei.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|