Non so quanto restai ferma in quella posizione. Secondi, minuti, sicuramente non ore.
Poi una voce mi destò da quei vaneggiamenti, riportandomi alla realtà.
Guerenaiz...
Mi affacciai alla finestra e osservai, in silenzio, la scena.
Guerenaiz e il suo compare parlottavano con uno scagnozzo di Giuff.
Giusto, la prova, me n'ero scordata...
Cosa può volere da loro il capitano?
Quale tranello starà architettando?
Non riuscii a dare una risposta a quegli interrogativi.
Restai ferma, appoggiata al davanzale, ad osservare ogni movimento nel cortile. Ma detestavo stare con le mani in mano, specie in situazioni pericolose come quella.
Così, mi allontanai dalla finestra con un sospiro e mi avvicinai alla porta.
Esitai un attimo davanti alla maniglia, ma poi, dopo un profondo respiro, la spinsi e spalancai la porta davanti a me.
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