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Vecchio 22-10-2012, 18.00.52   #432
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Sulla Santa Rita tutto continuò come se nulla fosse accaduto, proprio come aveva ordinato il capitano Sumond.
Passò la notte e giunse il nuovo giorno.
Il marinaio che aveva assalito ed insultato il comandante fu portato sull'albero maestro e legato ad una cima.
L'ufficiale Great ordinò allora a tre marinai, tra cui Fidan e Cavaliere25, di procedere alla punizione.
Il reo, infatti, era stato condannato ad un giro di chiglia.
Sumond allora diede il segnale ed il marinaio fu gettato in acqua.
“Forza, ragazzi...” disse Fidan a Cavaliere25 ed all'altro marinaio che tirava con loro due la cima “... avanti tirate...”
Ma all'improvviso accadde qualcosa.
La cima si bloccò di colpo e quasi fece cadere a terra i tre marinai.
Poi si allentò.
“La cima scorre, signore...” rivolgendosi Fidan al capitano.
“Issate.” Ordinò Sumond.
I tre allora guardarono in acqua e videro un terribile spettacolo.
Un pescecane aveva addentato il povero marinaio legato alla cima.
“Non c'è più niente da issare, signore...” fece Fidan “... un pescecane...”
“Allora mollate.” Disse Sumomd.
I tre marinai allora gettarono in mare la cima.
“Rimettiamoci in vela.” Comandò il capitano.
Quel terribile spettacolo era avvenuto sotto gli occhi di tutti e Guisgard teneva lo sguardo basso, quasi incredulo, in balia, com'era, di incredulità e rabbia.
“Signor Great...” mormorò alla fine il tenente.
“Signore?” Avvicinandosi Great a Guisgard.
“Fiocchi e contro fiocchi...” fece questi.
“Si, signore.” Annuì Great. “Sciogliete fiocchi e contro fiocchi!” Ordinò poi all'equipaggio.
La Santa Rita riprese la sua rotta, mentre Guisgard si appartò da solo sul ponte.
I suoi occhi azzurri erano ora vermigli per la rabbia causatagli dall'impotenza provata davanti alle atrocità di Sumond.
All'improvviso a lui si avvicinò Rynos.
“E due...” mormorò, per poi andare via.
Guisgard allora si voltò a fissarlo, per poi cercare il comandante con lo sguardo.
Sumond era a prua, con un'espressione che sembrava non tradire pietà e umanità.
Neanche ora che era morto un altro membro dell'equipaggio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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