“Forse.” Disse Giuff a Clio, per poi dare ordine ai suoi uomini di prepararsi. “Tenetevi pronti. Voglio alcuni uomini sul ponte armati di fucili. Al minimo sospetto che aprano subito il fuoco.”
“La nave si sta avvicinando, capitano.” Mormorò Boyuke.
Il Gufo Nero allora gettò un'altra occhiata su quell'imbarcazione olandese.
La fissò per alcuni lunghi momenti.
Il suo sguardo era mutato di colpo.
“Cosa accade, capitano?” Chiese Boyuke.
“Lo scafo...” mormorò Giuff “... lo scafo di quella nave... è troppo immerso in acqua... vuol dire che c'è qualcosa di pesante a bordo...”
“Pesante?” Ripeté Boyuke. “E' una nave mercantile, ma non credo ci sia merce a bordo... sono qui solo per lo scambio...”
“Hanno qualcosa a bordo...” con occhi di ghiaccio Giuff “... e non si tratta di merce...”
“E cosa allora?” Allarmato Boyuke.
“Forse uomini e cannoni...” rispose il Gufo Nero.
“Maledetti!” Esclamò Boyuke. “E' una trappola! Devo dare ordine di ritirata immediata, capitano?”
“No...” scuotendo il capo Giuff “... se ci allontaniamo ora, finiremo sotto il tiro dei loro cannoni... continuiamo ad avvicinarci... ma da ordine a tutti gli uomini di armarsi...”
“Si, capitano!”
Il Gufo allora si voltò verso Clio.
“Il tuo sciocco innamorato” disse “credeva di metterci in trappola... ma si accorgerà che con il Gufo Nero non si scherza...” ed estrasse la sua sciabola, puntandola poi contro il bel viso della ragazza.