Dydas osservò Clio mentre mangiava.
“Lo so...” disse a voce bassa “... vuoi fuggire... e forse posso aiutarti... ma solo se tu prima aiuterai me...” nei suoi occhi passò un lampo “... io... io devo uccidere quella bestia... si, devo uccidere il capitano Giuff... anche se fosse l'ultima cosa da fare prima di morire... mi aiuterai?”
In quel momento una delle sentinelle entrò.
“Tutto bene qui?” Chiese.
“Non sai, razza d'animale, che si bussa prima di entrare nella stanza di una donna?”
“Hai la Luna storta stasera, bellezza?” Ridendo la sentinella.
Ma, con un rapido gesto, Dydas per tutta risposta lanciò uno dei suoi pugnali contro la porta, ad un centimetro dalla faccia del pirata.
“Se entrerai ancora senza bussare” disse Dydas “quel pugnale te lo ritroverai in mezzo agli occhi.”
Il pirata allora uscì.
“Ah, dimenticavo...” voltandosi Dydas di nuovo verso Clio “... non ripetermi più il tuo nome... voglio dimenticarlo... chiaro?”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|