Ero quasi arrivata alla locanda correndo sorridendo, quando rallentai il passo...uno strano sentore, mi invase l'anima...entrai alla locando col sole alle spalle e il locandiere molto titubante e quasi incerto quando mi vide senza Ingrid.....era successo qualcosa di molto grave nella mia camera......il punto era che Ingrid non avrebbe mai potuto combinare un simile trambusto..." Il ragazzo ha ragione ero uscita con mia zia....ma a soli pochi passi dalla locanda mentre stavamo guardando alcune vetrine, lei si e' sentita male, lo accompagnata sino alla soglia del luogo in questione...e il ragazzo che all'uscita ho salutato...al ritorno era cosi' assorto a pulire il pavimento che non si e' neanche accorto del rientro in camera di mia zia....eppure gli avevo fatto anche un cenno di saluto......questo purtroppo mi lascia molto sorpresa.....perdonatemi, ma vado a vedere come sta...."..........salii le scale...ed entrai in camera, ma quella non era una camera era un luogo di roba ammassata e buttata alla rinfusa.......ma in quel luogo cosi' ristretto avrei dovuto vedere Ingrid...ma lei non c'era.....il panico mi serro' la gola, chi poteva averla portata via e perche'.......i soldi erano li' dove li avevo lasciati e non mi sembrava ci fosse alcun segno di richiesta.........credo che la mia mette avesse smesso di funzionare in quel momento.......il panico......dovevo chiedere aiuto alle autorita', ma l'unico che poteva salvarmi era mio padre, il Conte di Arbroath lui doveva, aveva le conoscenze giuste....
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