che sembra far scivolare su me acqua rinfrescante divina...
divina come il soffio di rugiada che un giorno vi ha generata,
quando placide acque vi sollevarono donandovi ali di fata,
per inseguire la Vita tra meandri ombrosi e spiagge assolate,
oggi che il mio tempo è segnato dal crepuscolo di fine estate.
Mi inchino dunque al vostro passaggio ed alla vostra permanenza,
vegliando oltre sulle vostre gioie e su Colei che avvertirà la mia assenza,
come un bisogno primordiale dell'anima fanciulla e ancestralmente pura,
Colei, che dietro l'elsa di una spada, raccoglierà la vostra amorevole Cura.
Taliesin, il bardo
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