Cavaliere dell'Intelletto,
siete voi a dovere perdonare la mia immensa presunzione di potere filtrare le mie parole attraverso la spessa coltre di nebbia che offusca la realtà virtuale, dove le parole, gli stati d'animo possono essere facilmente equivocati e maleinterpretati...
In realtà il mio malinconico canto era riferito al Primo Bardo di Britannia, che con l'avvento dell'Autunno verrà reclamato per sempre al suo Tempo, lasciando la moderna emozione di un mondo oltre le brume, dove l'immaterialità delle ombre, viene consacrata, contrariamente allo scetticismo di molti benpensati, dalla corposità di anime in festa, quelle dei giovani vinadanti che popolano Camelot, la moderna e che, grazie al loro infinito Amore, rendono pulsante il cuore di questa terra di magnificienze...
Un caro saluto, Amico Mio...
Taliesin, il bardo
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