Sentii una voce chiamare e la donna uscì...
Voci basse e concitate nell’altra stanza... poi la porta si aprì di nuovo...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Come ti chiami?” Chiese l'uomo. “Sappi che da oggi sei la nostra serva. Questa sarà la tua casa e non potrai più lasciarla. Se non ci obbedirai, sappi che la legge mi da il potere di ucciderti. Tutto chiaro?”
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Esitai...
Ero ancora un po’ confusa, ma non tanto da non capire che la situazione era tutt’altro che rosea... quei due mi avevano trovata sul bordo del canale, mi avevano salvata ed ora pretendevano una ricompensa per questo... era tutto perfettamente chiaro... eppure, nonostante tutto ciò, quei due non mi sembravano soggetti pericolosi, né malvagi.
Riflettei un momento...
“Si, signore!” mormorai poi, nel tono più morbido e innocente che possedessi “Comprendo perfettamente! Devo a voi la mia vita e vi sono infinitamente grata per questo! Vedete... ho avuto un incidente mentre andavo in città e sono così caduta nel canale... pensavo di annegare e sarebbe di certo stato così se non fosse stato per voi! Ed è per questo che desidero ripagare la vostra generosità, il coraggio con cui mi avete tirata fuori da una così terribile situazione... per questo lavorerei con gioia per voi, con immensa gratitudine... solo una grazia vi chiedo, miei signori...”
Esitai... la mia mente lavorava frenetica... dovevo convincerli a mandare un messaggio a Guisgard... dovevo fargli sapere dov’ero... ero preoccupata per lui ed ero certa che anche lui fosse preoccupato... ma mi chiedevo come... come convincerli a chiamare Guisgard?
Cosa dire loro?
Su cosa far leva?
Sorrisi appena, per dissimulare quella piccola pausa esitante...
“Una grazia soltanto!” ripresi, decidendomi infine “Lasciate che qualcuno porti un messaggio alla locanda per me... c’è una persona che forse mi starà cercando... un cavaliere... un grande cavaliere... oh, lui vi sarà grato per questo... sono certa che offrirà anche una ricca ricompensa, a chi gli fornisse informazioni circa la mia sorte!”
Dissi quest’ultima cosa quasi con noncuranza, ma con tutti i sensi ben tesi a cogliere ogni loro reazione... dopo tutto pensai che niente avrebbe smosso quell’uomo se non la sua avidità... ed ora la priorità era mandare a Guisgard un segno... pur labile... un segno a qualsiasi costo.