Altea medicò la ferita di Fyellon ed il cavaliere riprese in breve il suo colorito naturale.
“Si...” ansimando lui “... si, ora va meglio...” sorrise “... e sapete una cosa? Non siete niente male come infermiera...” tentò di ridere, ma la ferita era ancora aperta “... quelle Locuste...” tornando serio “... mi hanno aggredito con una velocità impressionante...”
“Cosa sono le Locuste?” Chiese uno dei tre fratellini.
“Sono animali che vivono nella selva.” Rispose Fyellon.
“Sono stati loro a ferirvi?”
“Si, ma ora sto meglio.”
“E se vengono qui?”
“Tranquillo, ho dato loro una bella lezione.” Sorridendo Fyellon. “Vedrai che non si faranno più vedere. Piuttosto, non si era detto che una tavola imbandita manca da un bel po' qui? Su, forza, apparecchiate! Ora la nostra abile Altea ci preparerà un bel leprotto arrosto... anzi, cominciate ad accendere il camino.”
“Si!” Esultando i bambini.
“Altea...” mormorò il cavaliere, attento che i tre fanciulli non udissero “... quelle Locuste sono letali... li ho visti... non credo che la madre di questi bambini sia ancora viva... purtroppo...”
“Signora...” avvicinandosi uno dei tre ad Altea “... dopo mangiato ci racconterete una favola? La mamma lo fa sempre... ci aiuta a dormire sereni...”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|