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Vecchio 11-08-2012, 02.35.30   #3046
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard e Sangò scesero subito al piano di sotto, trovando ad attenderli Umans e Samond.
Quest'ultimo era appena giunto dalla locanda e spiegò al cavaliere l'accaduto.
Partirono allora tutti verso la Lucciola.
Arrivati alla locanda, trovarono sulla porta la locandiera ancora stravolta per l'accaduto.
“E' terribile, cavaliere...” disse in lacrime la donna.
“Come ho fatto ad essere così stupido!” Con rabbia Guisgard e tirando un pugno contro un albero. “Non avrei dovuto lasciarla qui da sola!”
“Voi non potevate saperlo...” fece la locandiera “... sono venuti armati... e hanno avuto la meglio anche contro quel vostro grosso animale...”
“Dov'è ora Sheylon?” Domandò Guisgard.
“E' nella stalla, ma...”
Il cavaliere corse subito a vederlo.
Ed entrando vide la sua tigre sulla paglia, con ancora le frecce conficcate.
Si avvicinò e cominciò ad accarezzarla dolcemente.
Sheylon subito aprì gli occhi.
“Amico mio...” piangendo Guisgard.
La tigre tentò di alzare la testa, ma senza riuscirci.
“No, non sforzarti...” mormorò lui “... devi stare tranquillo... hai fatto il tuo dovere, sai? Ti sei battuto bene... non preoccuparti...” tentò di aggiungere tra le lacrime “... la ritroveremo... si, la ritroveremo... ma tu non devi sforzarti... non devi lasciarmi da solo, Sheylon...”
“La tengono in vita quelle frecce...” entrando Samond, seguito poi dagli altri “... estratte quelle, non tarderà a...”
“Silenzio!” Lo zittì Guisgard.
“Forse frate Vitus...” disse la locandiera.
“Cosa?” Domandò Sangò.
“Forse lui può tentare di salvarla...”
“Ormai è spacciata.” Sentenziò Samond.
“Se apri di nuovo quella bocca” alzandosi Guisgard “giuro che te la richiuderò con il letame!” Fissò poi la locandiera. “Chi è frate Vitus?”
“Un frate che conosce l'arte della medicina.”
“Andiamo a prenderlo.”
“Ci andrò io.” Disse Sangò. “Voi restate vicino alla vostra tigre.”
E in quello stesso istante partì.
“Perchè è scesa da sola?” Sempre in lacrime la locandiera. “Perchè non mi ha avvertita?”
“Credo che abbia incontrato quel sergente di sua spontanea volontà.” Mormorò Samond. “Le donne sono particolari... evidentemente quel sergente era riuscito ad affascinarla...”
“Ora mi hai stancato!” Afferrandolo per il bavero Guisgard. “Mi hai stancato davvero, figlio di...”
“Calmiamoci tutti!” Intervenne Umans. “Non è il momento di litigare tra noi!”
“Sapete risolvere i vostri problemi solo tirando pugni, vero?” Fece Samond.
“Tu non sei un problema!” Gridò Guisgard. “Sei solo un lurido bastardo!”
“Basta!” Urlò Umans, per poi spingere via Guisgard. “Calmatevi, per Giove!”
In quel momento ritornò Sangò.
Con lui vi era anche il frate.
Nel frattempo, nelle prigioni, i due carcerieri erano entrati nella cella di Talia.
“Non risponde...” fece uno dei due.
“Forse è morta davvero...” mormorò l'altro “... e ora? Chiamo un prete?”
“Per fare cosa?”
“Beh...”
“Idiota!” Scuotendo il capo. “Una strega ormai non possiede più un'anima da salvare!”
“Allora?”
“Allora faremo così... la chiuderemo in un sacco, per poi gettarla nel fossato che corre attorno alle mura. Così scorrerà fino alle cloache... saranno i topi a mangiarne le carni...”
Presero allora un sacco e senza accertarsi d'altro, circa lo stato della prigioniera, la chiusero al suo interno.
“Non stringere troppo i lacci del sacco...”
“Perchè?”
“Così l'acqua penetrerà prima, appesantendola e facendola poi scivolare sul fondale... meglio non correre il rischio che qualcuno la veda galleggiare...”
Portarono allora il sacco, con la prigioniera al suo interno, sulla torre delle prigioni, per poi gettarlo giù nel fossato sottostante.
Un attimo dopo, Talia era in acqua.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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