La locandiera prese Talia per mano e insieme uscirono dalla stanza, lasciando Guisgard a dormire nel letto.
Scese al pianterreno, le due si ritrovarono nella sala con i tavoli.
Non vi erano altri clienti, a parte il menestrello Sangò ed un individuo seduto in fondo alla sala.
“Ora vi condurrò da quell'uomo, milady...” disse a bassa voce la locandiera a Talia “... ma non sarete da sola... io sarò al banco di fronte a voi... e a qualche tavolo più in là ci sarà anche il menestrello...”
E accompagnatala fino al tavolo dove sedeva quell'uomo, la fece accomodare e poi si allontanò.
L'uomo stava bevendo un birra e giocava da solo con una scacchiera.
“Avrei dovuto fare il filosofo, sapete?” Mormorò all'improvviso. “Però, purtroppo, i miei genitori non erano affatto ricchi e così dovetti lavorare in campagna con mio padre... un vero peccato... un filosofo una volta disse che la vita di ognuno di noi è simile ad una lunga partita a scacchi che giochiamo contro noi stessi... siamo destinati a perdere e l'unico scopo è prolungarla il più possibile... affascinante, vero? Inquietante, ma affascinante... oh, perdonatemi, non mi sono presentato... amate la mitologia, milady? Conoscete dunque Mercurio? Il Messaggero degli Dei? Ecco, io sono un messaggero, un inviato, un ambasciatore... e non porto pene, ma solo notizie...” sorseggiò un po' dal suo boccale “... è stato davvero un fatto spiacevole quello che è accaduto oggi in città... aggredire un soldato di sua maestà è un reato punibile con la morte, sapete? Fortunatamente nessuno ha deciso, per ora, di denunciare l'accaduto... tuttavia, sir Iwan, il soldato insultato ed aggredito dal vostro amico, è molto amareggiato... teme che pensiate male di lui, quando invece egli era mosso dalle migliori intenzioni di questo mondo... ed intende scusarsi per aver messo in pericolo la vostra incolumità con quella volgare rissa da strada... vi chiede perciò di incontrarlo, magari in un luogo tranquillo, così da avere la possibilità di scusarsi con voi... è davvero mortificato, credetemi... e vi consiglio caldamente di acconsentire a questa sua richiesta... oh, siete naturalmente libera di accettare o meno, ma lasciate che vi dia un consiglio spassionato... a me, ovviamente, non ne viene niente in tasca, ma magari questo favorirà voi e quel vostro turbolento amico... sapete, gli altri soldati hanno assistito alla rissa e sono decisi a denunciare l'accaduto... e molto probabilmente per questo il vostro amico finirà in carcere, dovendo rispondere dell'aggressione... e l'unico a poter far desistere quei soldati dal denunciare l'episodio è proprio sir Iwan... e così, magari, incontrandolo in segreto riuscirete a convincerlo a non far sporgere denuncia ai suoi soldati... dopotutto mi sembra un giusto compromesso... cosa rispondete dunque, milady?”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|