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Vecchio 13-07-2012, 17.48.24   #2754
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Il tono della voce di Talia era cambiato.
La ragazza era profondamente scossa e presa da tutto ciò che stava succedendo attorno a loro.
Ma soprattutto era stata l'immagine di quel ritratto a colpirla in maniera forte.
Guisgard si rese conto di questo e tentò di tranquillizzarla.
“Ora calmati, Talia...” disse “... abbiamo cavalcato per ore e devi riposare...” allora dolcemente accompagnò la ragazza accanto al letto.
La fece coricare e le tolse le scarpe, per poi massaggiarle le caviglie.
“Ora ti rilasserai” le sussurrò “così da poterti riposare fino a domattina...” sorrise “... io aspetterò qui che tu chiuda gli occhi addormentata...” prese l'ocarina e cominciò a suonare una dolce e lenta melodia.
E nonostante l'inquieta eccitazione che aveva colto Talia sin dal loro arrivo, alla fine la stanchezza per il viaggio ebbe la meglio e la ragazza cadde addormentata.

Camminava su un pendio erboso e intriso di un profondo odore di campo.
Il Sole era altro e l'aria appariva fresca e limpidissima.
Ad un tratto Talia si ritrovò davanti ad un palazzo quasi diroccato, in cui la natura era penetrata con forza.
Tutto sembrava immobile ed incantato, fatta eccezione per un fiume che scorreva tutt'intorno, penetrando in ogni piccolo spazio percorribile.
All'improvviso la luce cominciò a ritrarsi e inquiete ombre si allungarono in quell'ambiente, generando strani e sconosciuti giochi di chiaro scuro.
Come se la luce e l'oscurità si scambiassero i propri limiti e confini.
Allora enigmatiche figure cominciavano ad animarsi, fino a quando la corrente del fiume giungeva a portarsele via.
E sul punto più alto dal quale sgorgavano le acque, Talia vide sbocciare qualcosa.
Un Fiore, unico e straordinario.
Un Fiore dagli infiniti riflessi, incommensurabili colori e paradisiaci profumi.
“Non ti permetterò di andar via!” Gridò all'improvviso una voce di donna. “Non ti farò più lasciare questo posto! Resterai a Gioia Antica per sempre! Per sempre!”
Allora Talia, quasi istintivamente, portò le mani al collo, cercando la sue pietra rossa.
E in quel momento cominciò a sentire una strana oppressione, come se qualcuno volesse strappargliela via.


Talia si svegliò di soprassalto.
Era giorno ed un tranquillo silenzio dominava la stanza.
Dalla finestra giungevano il canto degli uccelli e la voce della locandiera che canticchiava una canzone mentre stendeva il bucato nello spiazzo.
In quel momento la porta si aprì e qualcuno entrò nella stanza.
“Buongiorno, principessa!” Esclamò Guisgard.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO

Ultima modifica di Guisgard : 13-07-2012 alle ore 17.59.30.
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