Lady Armelia ascoltò con attenzione ogni parola di Altea.
“Si...” disse la regina “... è da poco arrivato un uomo straordinario... l'unico forse in grado di salvare il mio bambino...”
Proprio in quel momento giunse un servitore ed annunciò il misterioso nuovo arrivato.
Nella sala allora entrò un uomo.
Era piccolo e dai tratti duri e marcati.
Gli occhi sottili e penetranti, i lineamenti mai rilassati e lo sguardo indagatore.
Avanzò di qualche passo, fino a fermarsi e lasciando che la regina gli andasse incontro.
“Maestro Mizasar!” Esclamò Armelia. “Sono felice di rivedervi!”
“Milady...” con un leggero inchino del capo lui.
“In questa casa è entrato il male” disse lei “e solo voi potete aiutarci... è il Cielo che vi manda.”
“In tutte le cose vi è una forza vitale” fissandola lui “e noi dobbiamo solo far sì che quella di vostro figlio possa continuare a pulsare in lui...” fissò poi Altea “... chi è questa donna?” Chiese.
“E' lady Altea.” Rispose Armelia. “E' da poco giunta al castello, insieme ad un cavaliere. Ditemi... salverete il mio bambino?”
“Bisogna sperare, milady...” mormorò il guaritore “... sperare... ma prima vorrei vedere il bambino...”
“Si, subito.” annuì lei. “Seguitemi, prego.”
La donna aprì una porta e si ritrovarono in una stanza illuminata da decine di candele bianche.
Ovunque vi erano crocifissi e immagini della Vergine col Bambino, di Santi e di Angeli.
E su un letto, coperto da un velo bianco, stava il corpicino del piccolo principe.
Nel vedere quel bambino, Altea fu scossa da una profonda pena.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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