La voce di Guisgard... quelle parole... un mestiere... la pittura... la profezia...
E poi all’improvviso, tanto rapido quanto inatteso, la voce di Guisgard si confuse nella mia mente con quella di Andros, il suo volto con quello dell’arciduca, i loro occhi si sovrapposero... e quella visione mi travolse.
Mi occorse qualche momento in più per poter poi tornare alla realtà...
Le parole di Andros continuavano a vorticarmi in mente, la sua sorpresa e la notizia di quelle apparizioni... un’altra visione mi salì alla memoria, allora... avevo visto quelle ombre in un’antica visione... ma... perché?
La testa mi girava forte adesso... mi sentivo come colui che tenta di mettere insieme le consunte tessere di un mosaico... ma mancavano dei pezzi a quel mosaico e l’immagine era così incompleta e difficile da decifrare... avrei dato qualsiasi cosa per vedere l’intero quadro, per comprendere fino in fondo ogni suo significato...
Sospirai.
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
Ad un tratto, il ruggito di Sheylon, proveniente da fuori, destò Talia da quella visione.
Guisgard smise di leggere e prese la mano della ragazza.
"Andiamo a vedere cosa accade!" Disse.
E usciti, trovarono Sheylon che puntava un contadino che per lo spavento si era arrampicato sopra un albero.
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Sussultai per quel ruggito e l’improvviso cambio di registro di Guisgard.
E tuttavia, una volta corsi fuori, non trovammo niente di cui temere... non vedevo, ma il ringhio di Sheylon e le grida dell’uomo non lasciavano molto spazio alla fantasia circa ciò che stava accadendo...
Sorrisi appena...
“Sheylon... vieni!” chiamai “Lascia stare quel poveretto!”