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Vecchio 02-07-2012, 17.10.49   #2609
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Siamo davanti ad una chiesa in costruzione, credo...” disse Guisgard a Talia “... però sembra non ci sia nessuno...”
Ad un tratto Sheylon cominciò a tradire nervosismo.
“Cosa succede, Sheylon?” Fissandolo Guisgard.
Ma la tigre continuava a guardare la chiesa.
Ad un tratto dal sacro edificio emerse una figura.
Era un uomo di età avanzata, alto e di robusta corporatura.
“Chi siete?” Domandò loro.
“Vogliamo solo sapere che luogo è questo.”
“Cercate forse qualcosa?”
“Beh...” mormorò Guisgard.
“Due cose non troverete qui...” lo interruppe l'uomo “... la Gioia e Sygma...”



Intanto a Faycus, Ludovico De'Taddei aveva appreso della partenza di Guisgard e di Talia ed un sollievo aveva invaso il suo animo.
Si era potuto così dedicare, data la sua grande passione per la caccia, a mostrare a tutti il monumentale cinghiale che era stato abbattuto durante lo scontro in cui aveva rischiato la vita.
E molti abitanti di Faycus erano accorsi per vedere quello straordinario animale.
Ludovico diede allora disposizioni ai suoi servi per imbalsamare il cinghiale.
“Un meraviglioso animale, milord.” Disse uno dei servi.
“Si, davvero straordinario.” Raggiante il taddeide. “E per questo stasera festeggeremo.”
“Si, milord.” Annuendo il servo. “Ah, ecco messer Samond. Egli è uomo di cifre e saprà calcolare il valore di questa vostra preda.”
“Milord!” Avvicinandosi il contabile al taddeide.
“Carissimo messer Samond.” Sorridendo Ludovico.
“Come va?”
“Già, come va?”
“Io benissimo, grazie.” Sorridendo Samond.
Ludovico annuì.
“Putroppo, quel furfante di Tisoon...”
“Si.”
“Per fortuna la caccia è andata bene.”
“Si, mi sembra evidente.” Fece Ludovico. “Eh, quel messer Guisgard si è dimostrato un gran cacciatore.”
“Si, si...” mormorò Samond “... uomo in gamba, uomo in gamba, messer Guisgard...”
“Avete dei rimproveri o critiche da fare?”
“No, assolutamente, milord.”
Ludovico annuì sorridendo.
“Non manca certo di iniziativa, il nostro audace bracconiere...” continuò Samond “... quel furfante di Tisoon non era ancora fuggito, che lui già ne aveva preso il posto.”
“E' logico...” fece Ludovico “... l'ho assoldato per questo.”
“Già, naturale...” con un ghigno Samond “... ma, mi perdoni, milord... e la sua ricompensa? Io avevo stabilito tutto, anche quanto gli spettasse... ma lui non si è mai presentato per ritirare il denaro guadagnato...”
“Ah, si...” disse il taddeide “... ho provveduto io. Tutto è stato quindi regolato.”
“Bene.” Annuendo Samond. “Dunque messer Guisgard vi ha fornito eccellenti scuse.”
“Non scuse.” Replicò Ludovico. “Ma eccellenti motivi.”
“E milord...” fissandolo Samond “... e messer Guisgard non vi ha riferito nulla circa dei suoi rapporti con alcuni cavalieri giunti da poco in città?”
“E voi come conoscete questi fatti?”
“Beh, passavo davanti ad un locanda” mormorò Samond “e ho udito certi discorsi di alcuni uomini... e ho pensato di riferirvi queste cose, milord...”
“No, io non ne so niente.” Disse Ludovico con tono seccato, per poi andare via seguito dallo sguardo indagatore di Samond.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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