Umans sorrise a quelle parole di Talia e mostrò poi un lieve inchino.
“Vi ringrazio, milady.” Disse. “E quanto al nostro Ammazzasette...” fissando poi Guisgard “... beh, voi lo conoscete meglio di me e quindi ben potete immaginare quanto mi sia costato il tenerlo a bada!” E rise di gusto.
“Ma davvero?” Mormorò Guisgard. “E così sarei io quello da tenere a bada, eh? Sta bene!” Esclamò. “Allora la prossima volta me ne starò a bere in una locanda, magari anche in buona compagnia.” Sorrise. “Così, sarò certo di restare fuori dai guai.”
“Il nostro cavaliere è un tantino suscettibile!” Sempre ridendo Umans.
Guisgard e Talia, così, si allontanarono.
E quando furono presso il luogo in cui avevano lasciato Sheylon, lui chiese a lei di chiamare la loro tigre.
“Oh, ma no!” Fece Guisgard. “Quando cerchi qualcosa, allora devi chiamarla con forza e decisione! Devi volerla con tutta te stessa! Stai chiamando un animale che le tribù Asthù del Gange venerano come l'incarnazione di grandi eroi e che i fachiri ariani invocano per scacciare i demoni!” Sorrise. “Avanti... concentrati, altrimenti Sheylon non verrà...”
Ma proprio in quel momento, interrompendolo, rapido e silenzioso, Sheylon li raggiunse con un poderoso balzo.
Quell'apparizione fu così improvvisa che anche Peogora e Luthien furono colte di sorpresa.
“Ehi, che modi sono questi!” Disse Guisgard alla sua tigre. “Da quando in qua smentisci il tuo padrone?”
Sheylon però, quasi incurante, si avvicinò a Talia e alzandosi su due zampe cominciò a farle le coccole con la testa.
“Vabbè...” guardando in alto Guisgard “... oggi sono tutti contro di me... e sia, direi di andare adesso...”
Ripresero così il loro cammino, tra le pendici dei due monti che racchiudevano Faycus.
I due cavalli procedevano l'uno accanto all'altro, mentre la tigre li seguiva qualche passo più indietro.
“E' inutile che ora mi guardi...” disse Guisgard alla tigre “... io e te non siamo più amici, ecco.”
La tigre rispose con un brontolio.
Guisgard allora la fissò e sorrise.
“In effetti” rivolgendosi poi a Talia “non è molto comune vedere da queste parti un animale come Sheylon. Un giorno ti racconterò di come ci siamo incontrati.”
Ma proprio in quel momento, davanti a loro apparve una piccola chiesa.
Era in costruzione e dunque in molte parti si mostrava ancora incompleta.