Visualizza messaggio singolo
Vecchio 29-06-2012, 03.26.05   #2586
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Calde e tenere lacrime scendevano sulle guance di Talia, sulle quali il vento aveva soffiato i suoi lunghi capelli chiari, come pendagli dorati e tintinnanti, che finivano per avvolgere e carezzare anche il volto di Guisgard.
Erano stretti l'uno all'altra, con le mani di lei attorno alle spalle di lui e le sue a cingere i fianchi della ragazza.
Il cavaliere la stringeva a sé, come a voler impedire al vento di portarla di nuovo via da lui.
Le sue mani scivolavano lungo la schiena di lei, quasi incredulo di averla ritrovata di nuovo, quasi a volersi convincere che ella era proprio lì, stretta fra le sue braccia.
E poi, d'un tratto, tanto improvviso quanto desiderato, ambito, sospirato, sognato, quel bacio.
Lei sollevò il viso piano, delicatamente, quasi seguendo un sospiro fino a raggiungere il volto e poi la bocca di lui, per poi posarsi dolcemente sulle sue labbra.
Quel bacio, così, li unì.
Li unì l'uno all'altra per un tempo indefinito.
Un bacio caldo e profondo, ardente e passionale.
Guisgard si abbandonò a quell'infinito sospiro che mutò più volte in sensazioni ed emozioni sempre diverse e sconosciute.
Le labbra di Talia erano morbide e vellutate, vergini di sensi ed estasi mai provate.
E su quelle labbra Guisgard avrebbe voluto perdersi, annientarsi, morire e rinascere mille volte.
Il suo sapore, il suo profumo, i suoi colori.
Tutto di lei era racchiuso in quel bacio, attraverso il quale lui la sentiva sbocciare e aprirsi come un fiore.
I loro occhi non si schiusero mai, durante quel dolce contatto.
Poi le loro labbra si separarono e Guisgard strinse sul suo volto quello di Talia.
“Vita mia...” disse in un sussurro “... ho temuto di non rivederti... di averti persa per sempre... e mi sentivo come impazzire...” poi i suoi occhi cercarono quelli di lei “... ora fuggiremo... ti porterò lontano e nessuno ci troverà mai...” asciugandole le lacrime e scostando con una carezza i lunghi capelli bagnati dal suo viso.
In quel momento si avvertì il lento procedere di due cavalli.
Umans avanzò verso di loro di qualche passo, per poi arrestarsi, come a non volersi avvicinare troppo.
“Bisogna partire subito, fratello...” mormorò “... non c'è molto tempo...”
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso