XXIX Quadro: Il Re di Cuori
“La sorte degli uomini si volge spesso in mala fortuna; poi, dopo la mala fortuna, torna a volgersi in buona ventura”
(Goffredo di Strarsburgo, Tristano)
Fyellon non rispose nulla a quelle parole di Altea e si limitò a seguire la sua compagna di viaggio.
Proseguirono così accompagnati da un lungo ed irreale silenzio, fino a quando si ritrovarono nei pressi di una piccola cittadina.
Questa era adagiata alle pendici di un verde colle, dal quale dominava un sontuoso castello.
Quattro alte torri racchiudevano la robusta cinta muraria, rafforzata da contrafforti e muri a scarpa.
Un fossa correva tutt'intorno al maniero e solo da un monumentale ponte levatoio era possibile accedere a quella rocca.
“Forse” disse Fyellon, rompendo finalmente il suo silenzio “questa cittadina è sulla strada per Tylesia... magari strada alternativa, visto che non ricordo di averla vista nel nostro precedente cammino...”
Proprio in quel momento giunse un uomo.
“Messere!” Chiamandolo Fyellon. “Potreste dirci che posto è questo?”
“Signori...” fece quell'uomo “... questa è Cayassian, la città della tristezza...”