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Vecchio 26-06-2012, 17.44.42   #2555
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard e Umans partirono prestissimo, insieme a Ludovico e a Tisoon, per cacciare il cinghiale.
Ad un certo punto i quattro si separarono.
Il taddeide mandò in una direzione Guisgard ed il suo compagno, mentre lui e Tisoon si diressero nell'altra.
“Dobbiamo approfittarne per scappare.” Disse Guisgard a Umans.
“E se ci faranno inseguire?”
“Voglio riprendermi Talia!”
Ad un tratto si udì un nitrito.
Il cinghiale aveva aggredito il cavallo di Ludovico, che sbizzarritosi aveva poi fatto cadere a terra il taddeide.
“Acc...” dolorante questi “... credo di essermi rotto una costola...” alzò gli occhi e vide il cinghiale “... Tisoon, aiutami!”
Ma il ragazzo fuggì via.
“Canaglia!” Urlò il taddeide.
Intanto, Guisgard e Umans avevano visto tutta da lontano.
“Fuggiamo ora!” Esclamò Umans.
“Non possiamo lasciarlo così.” Disse Guisgard, per poi correre verso Ludovico.
Il cinghiale aveva già puntato il taddeide ma un grido lo bloccò.
“Ehi!” Urlò ancora Guisgard, agitando il suo mantello.
Il cinghiale allora cambiò preda e si lanciò verso il cavaliere.
Questi però evitò l'attacco dell'animale, lasciandolo invece avventarsi contro il suo mantello.
La corsa furiosa del cinghiale fece si che il mantello si attorcigliasse attorno alla testa dell'animale, fino ad impedirgli di vedere.
Tuttavia quella folle corsa non accennò a diminuire fino a quando il cinghiale non frantumò la sua testa contro una dura pietra e stramazzò al suolo col collo spezzato.
“Come state, padron De'Taddei?” Soccorrendolo Guisgard.
“Credo di avere una costola rotta...”
In quel momento giunse Umans con i loro cavalli.
“Dove eri finito?” Fissandolo Guisgard.
“Ero lì, pronto ad intervenire!”
Guisgard fece una strana smorfia, poi insieme al suo compagno aiutarono il taddeide a salire in sella ad uno dei cavalli.
Nel frattempo, al convento, una monaca aveva svegliato Talia, per poi aiutarla a prepararsi.
Poco dopo scesero nel refettorio, dove la duchessa attendeva la ragazza per fare colazione.
“Buongiorno.” Vedendola arrivare con la monaca. “Dormito bene? Sei ansiosa di arrivare a Capomazda?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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