La voce di Altea scosse Fyellon, che finalmente mollò la gola del monaco.
Il religioso, libero da quella morsa, cadde a terra e tossì forte.
Fyellon invece ansimava, con gli occhi rossi per la rabbia.
Una strana smorfia era impressa sul suo volto, quasi da deformarne le fattezze.
“Perdonatemi...” disse con la voce ancora stravolta “... perdonatemi, Altea... andiamo... riprendiamo il nostro cammino verso Tylesia...” prese allora la ragazza per mano ed uscirono dal monastero.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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