Fyellon alzò lo sguardo verso le alte mura del monastero diroccato.
“Allora” disse “se qui dimora solo il vento, vuol dire che il monastero è disabitato.” Si voltò verso Altea e fece cenno alla ragazza di seguirlo.
Prese allora a camminare sul piccolo ponte, fino a quando alcune assi scricchiolarono per poi spezzarsi.
Fyellon perse l'equilibrio e solo la sua abilità nel tenersi alle corde, che tenevano quel ponte, gli permise di non cadere nel fosso sottostante.
Si arrampicò allora fino alla fine del ponte, ritrovandosi così davanti all'ingresso del monastero.
“Altea...” voltandosi verso la ragazza “... raggiungetemi... camminate sul lato destro del ponte, dove le assi sono più resistenti... avanzate lentamente, senza lasciare mai le corde... vedrete che il passaggio sarà sicuro.” Cominciò poi a colpire con l'elsa della spada sul poderoso portone del monastero. “E visto che qui non nessuno verrà ad aprirci, mi aprirò allora io un varco per entrare.”
Ma pochi istanti dopo, qualcuno aprì il portone.
“Cosa volete qui?” Chiese un monaco.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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