Altea poco dopo si addormentò.
Feci sogni inquieti, dove immagini confuse le rammentavano di Tylesia, dell'Avvilente Costumanza e degli uomini che volevano sacrificarla.
Sognò poi del suo maestro e del naufragio del Carrozzone di Goz.
E alla fine di nuovo Tylesia con il suo monumentale splendore gli apparve nel sonno.
Ma in tutti quei sogni confusi e inquieti, qualcosa sembrava sempre rincorrersi.
Qualcosa di misterioso ed indefinito.
Qualcosa che appariva come una presenza costante, eppure reale.
Vicina, da potersi quasi vedere.
Poi, le prime luci del giorno destarono Altea dai suoi sogni.
Accanto a lei vi era Fyellon.
“Buongiorno, milady.” Disse sorridendole.
Anche la selva si era svegliata e la paura del terremoto sembrava essere stata dimenticata.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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