Lo sguardo di lady Vicenzia si fece ancora più severo.
“Piccola impudente.” Disse fissando Talia. “Bada che non tollererò più questa tua sottile sfacciataggine. Il tuo visino angelico e quei modi in cui ostenti cortesia e dolcezza non mi incantano. Tu e il tuo amico siete stati trovati a girovagare per il castello come volgari ladruncoli. Evita dunque quell'aria da santarellina, che è del tutto fuori luogo adesso.” Tossì più volte, per poi tornare a sedersi.
In quel momento qualcuno bussò alla porta.
“Avanti.” Mormorò la duchessa.
“Milady...” entrando Paolo “... vi ho sentito nuovamente tossire e...”
“Oh, ma basta!” Lo zittì lei. “Portami piuttosto una tisana calda.”
“Perdonatemi, milady, ma il dottore dice...”
“Non voglio sentire altro!” Alterata la duchessa. “Per questo sono qui, no? L'aria di montagna è molto più sana di quella di Capomazda! Dunque non voglio sentire altre storie! Piuttosto, fate abbigliare questa ragazza come si conviene.” Indicando Talia a Paolo. “E' indecente che una mia dama di compagnia sia più simile ad una zingara o vagabonda, anziché ad un membro della corte ducale.”
Paolo mostrò un lieve inchino.
“Va con lui...” disse la duchessa a Talia “... ti affiderà alle servitrici, così che possano renderti presentabile. Penseremo in seguito ai tuoi modi ed alla tua discutibile educazione.”
Fece un cenno a Paolo e questi prese Talia con sé.
“Ah, milady...” fece Paolo prima di uscire con la ragazza “... cosa ne facciamo del tipo che era con lei?”
La duchessa fissò Talia.
"Forse è proprio colpa di quel..." mormorò la donna "... com'era il nome? Ah, si... Guisgard... si, probabilmente è colpa sua se questa ragazza ha preso una cattiva strada... che tipo è?" Chiese al suo consigliere.
"Credo" rispose Paolo "sia uno di quei vagabondi che vivono in cerca di fortuna, infischiandosene delle leggi e dei diritti altrui. Ho motivo di credere che sia violento e pericoloso, visto il modo in cui ha aggredito i soldati. Non mi meraviglierei, in verità, se fosse anche ricercato..."
"Allora" disse la duchessa "mettetelo alla gogna, esponendolo in pubblica piazza, così, se davvero vi è una taglia su di lui, qualcuno verrà a reclamarne la testa. Simile feccia non è gradita in queste terre."
"Si, milady" Con un inchino Paolo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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