Guisgard sorrise a quelle parole di Talia.
“Allora” disse “bisognerà proprio andarlo a vedere.”
Prese la ragazza per mano e scesero al piano terra della locanda.
“Usciamo per un giro in città.” Fece Guisgard guardando il locandiere.
“A dopo, miei signori.”
I due scesero allora in città e visitarono il borgo che correva ad arroccarsi intorno al maestoso castello ducale.
Faycus era una città viva e vivace e le varie botteghe disseminate lungo le stradine donavano colori e profumi a tutto il centro abitato.
Come tutti i luoghi costruiti presso pendici e vallate, anche Faycus offriva una bellissima vista su prati in fiore, foreste rigogliose e borghi adagiati sui monti vicini.
Guisgard descriveva ogni cosa a Talia e più di una volta si erano trattenuti davanti ad un palazzo o ad una chiesa particolarmente caratteristici.
Presero poi la via che conduceva al castello e poco prima di arrivarci, Guisgard si fermò davanti ad un uomo che dipingeva all'angolo della via.
“Manca molto al castello?” Domandò al pittore.
“No, pochi metri, poi bisogna voltare a destra...”
“Cosa dipingete?” Chiese poi il cavaliere.
Il pittore lo fissò.
“Perdonatemi, ero solo curioso...”
Il Pittore sorrise.
“Mi chiedevo come mai non stavate dipingendo il panorama o il castello...”
“Bisogna dipingere ciò che ci ispira.”
“E cosa vi sta ispirando?”
“Una fanciulla.”
“Non vedo alcuna modella però...”
“E non ne vedrete in questo luogo, messere.” Disse il pittore.
“Cosa intendete?”
“In alcuni luoghi vi sono dei fantasmi...” rispose il pittore “... ed anche a Faycus ne abbiamo uno...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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