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Vecchio 31-05-2012, 02.05.45   #2231
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
A quelle parole di Talia seguirono poi alcuni attimi di silenzio.
I tre uomini si scambiarono rapide occhiate ed annuirono.
“Tutte le grandi verità” disse il primo fra loro “che agli uomini sono celate dai loro stessi limiti, ci appaiono frastagliate in infinite risposte. E ciascuna risposta si manifesta all'animo umano come credibile ed ammissibile. E forse è davvero così, visto che la più alta forma di conoscenza è sempre inaccessibile alla debole e limitata natura terrena. Noi non possiamo giudicare ciò che voi avete detto, ma possiamo riconoscerne il valore. E solo ciò che è schietto, sincero, puro e vero possiede valore. Voi ci avete aperto il vostro animo, milady, parlandoci di voi e della vostra preferenza. E' vero. La pittura richiede l'intimo legame tra la mano, quindi il corpo, la mente, ossia la Ragione e il cuore, che rappresenta le passioni e i sentimenti dell'uomo. L'armonia dell'intero essere nella sua completezza e funzionalità. Tentare di riprodurre la natura, la Terra ed il Creato stesso è la metafora più alta e potente che rappresenta e racchiude il bisogno che ha l'uomo di imitare e tendere dunque al suo Creatore. Dio impose nelle mani dell'uomo l'intero dominio su tutte le cose. Tutto fu Creato per l'uomo e solo attraverso i suoi occhi ogni cosa si legittima. Fu l'uomo a dare un nome a tutte le cose ed esse rivivono nelle rappresentazioni che lui stesso sa dare di esse.” Sorrise ed annuì.
“Milady, vi ringrazio per aver scelto l'arte da me elogiata.” Fece l'uomo che aveva lodato la pittura. “E sta dunque a me indicare a voi e a vostro marito il cammino. Proseguite verso Nord-Est, fino a raggiungere i monti che vi appariranno innanzi. Giungerete in una città racchiusa tra due monti, arroccata attorno ad un superbo castello.” Fissò Talia e sorrise. “Milady, avete scelto la pittura e sarà questa nobile ed antica arte che segnerà la prossima meta che voi e vostro marito raggiungerete. Che Dio guidi il vostro cammino e vi conceda Gioia e felicità.”
I tre uomini chiamarono allora il locandiere e pagarono per il cibo e l'alloggio.
Poi uscirono dalla locanda e lasciarono quel luogo.
“Che tipi misteriosi.” Disse Guisgard. “Sembra quasi che conoscessero il nostro cammino precedente... mah... e sia, sarà meglio mangiare ora. Appena finito ci rimetteremo in viaggio.” E presa la focaccia, la divise in due poi con Talia, insieme ad un po' di formaggio e alla carne.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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