“Milady...” sussurrava la donna “Milady, vi prego... non piangete più, mia signora... vi prego, non piangete più...”
Ma io non riuscivo ad arginare quel pianto... i singhiozzi e le lacrime erano ormai incontrollabili, tanto che quasi non riuscivo più a respirare...
“Basta, mia signora...” continuava la donna, carezzandomi piano la schiena, scossa da violenti singulti “Milady... sono certa che si troverà una soluzione... ne sono certa...” esitò “Vostro padre... vostro padre è un uomo ragionevole e giusto... ed egli non sceglie che il meglio per voi...”
Quelle parole mi colpirono e così, finalmente, sollevai la testa e puntai gli occhi arrossati sulla buona donna...
“Che cosa dite?” sussurrai “Cosa dite... io non capisco...”
“Il Marchese...” mormorò allora lei, quasi incoraggiata dalla mia domanda “Questo Marchese sembra proprio il pretendente ideale, mia signora... è cortese e generoso... ed è uno dei maggiori alleati di Sygma... E poi... poi, mia signora, in ogni caso... in ogni caso, Lui è andato! E’ partito, milady... vostro padre l’ha messo al bando e forse non tornerà più... si trova dove non potete vederlo, dove non potete raggiungerlo...”
La osservai per un istante, senza parole... ma mi sentivo come cullata dalla sua voce dolce e melodica...
“Avete parlato con il cuore, balia?” sussurrai...
“Si!” rispose subito quella “Si! Si, mia signora... con tutto il cuore e con l’anima!”
Per un attimo rimasi in silenzio, poi i miei occhi si riempirono di nuovo di lacrime...
“Credevo che mi amaste...” gridai “Credevo che mi voleste bene come ad una figlia... ed invece non siete che una bugiarda! Siete una banderuola, pronta a girare al minimo cambio di vento! Cosa vi ha promesso mio padre se mi aveste fatto cambiare proposito? Eh? Cosa? Ma il mio amore per Andros non muterà con la stessa facilità dei vostri consigli... no, il mio amore per lui è eterno ed immutabile! Ed ora fuori di qui!”
“Mia signora...” balbettò la donna...
“Fuori!”
Quella nuova visione mi colse di sorpresa a mi fece tremare...
Il dolore di Chymela mi colpì e mi scosse... e le mie lacrime di preoccupazione si mischiarono alle sue... e per un momento io fui di nuovo lei e lei fu me...
Fu appena un attimo... un attimo che ne racchiuse dentro molti altri... mi mancò l’aria... un attimo... poi tornai a respirare.
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
Un'ora dopo, Talia, ancora nella cella del convento, udì dei rumori.
La porta si aprì ed entrò una monaca.
Questa, rimasta sola con la prigioniera, si alzò il velo e mostrò il suo volto.
“Come state, Talia?” Domandò Margel alla prigioniera.
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Quella voce...
“Margel?” mormorai, con un sussulto al cuore.
Poi subito mi alzai in piedi e mi precipitai verso di lei...
“Margel... oh, Margel, come siete entrata qui? Come mi avete trovata? Come sta Guisgard? Dov’è? Sta bene? Margel, vi prego, ditemi che sta bene... vi prego!”