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Vecchio 29-05-2012, 15.31.52   #2194
Talia
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Talia
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Quella porta fu chiusa con un secco cigolio e due giri di chiave ne decretarono l’ineluttabilità.
Io, immobile al centro della minuscola cella, respiravo lentamente... era accaduto tutto tanto in fretta che ancora faticavo a mettere insieme le idee...
la festa, le risa, il sollievo per la sorte di Delucien, le parole e l’intenzione di ripartire subito, al più presto... e poi il tempo che di nuovo sembrava scadere... quei passi sul palco di legno e l’inconfondibile suono di una spada sguainata, le mie mani che avevano stretto quelle di Guisgard e quel suo movimento verso di me, le domande di Delucien, il grido di Margel, le parole dei Cavalieri... e poi di nuovo eravamo stati separati con la forza... avevo sentito Guisgard opporre resistenza, lo avevo sentito combattere per restare con me, poi quel colpo sordo che lo aveva fatto cadere e le sue parole, la voce spezzata...
“Non... non temere, Talia... non temere...tornerò da te...”
...e quella lacrima che allora mi era scesa lungo la guancia.
Ciò che era accaduto dopo era molto confuso nella mia memoria... ricordavo la mano del Cavaliere che stringeva il mio braccio con tanta forza da farmi male, ricordavo di essere stata caricata su quel cavallo quasi fossi un pacchetto di nessun valore, ricordavo di aver chiuso gli occhi per impedirmi di mostrare la pur minima emozione.
Ed infine ricordavo le parole della badessa... parole dure, aspre, accusatorie... ero rimasta in silenzio, tuttavia, ed avevo ricambiato il suo disprezzo con la più impenetrabile delle espressioni.
Strinsi di più quel rosario che mi era stato lasciato... un rosario... un rosario perché mi sostenesse... sorrisi amaramente all’ipocrisia di quel gesto: mi avevano presa, catturata, mi avevano separata da lui, mi avevano rinchiusa ed intendevano giocare con la mia vita... eppure si preoccupavano di lasciami quel rosario perché mi sostenesse? Lo credevano davvero? Credevano davvero che il mio fosse solo un capriccio? Che fosse qualcosa da condannare? Come potevano pensare questo... come si permettevano? Con quale diritto si permettevano di giudicare qualcosa di così bello, puro, semplice, intenso, vero...
Lentamente scivolai a terra, quella maschera impenetrabile dietro cui mi ero nascosta cadde ed una lacrima scese a rigarmi la guancia...
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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