Reas si voltò verso Elisabeth.
“Io credo” disse “che il tradimento sia la più grande negazione per qualsiasi sentimento... avete detto di avere una sorella... dove si trova ora? L'avete mai cercata?”
L'alba cominciò a rischiarare il cielo.
A poco a poco si spensero, l'una dopo l'altra, tutte le stelle e da Oriente ad Occidente il carro del Sole percorse la volta celeste.
“Ma forse non sono affari miei...” continuò Reas “... perdonatemi, vi prego...”
Ma proprio in quel momento si udì il canto di un cigno.
“Avete udito, milady?” Fissandola Reas. “Avete sentito anche voi? Era il canto di un cigno... e non c'erano al nostro arrivo qui...” guardò dalla finestra, ma non vide nulla “... e neanche potrebbero esserci... è troppo desolato ed abbandonato questo luogo... vi sono belve feroci e uccelli rapaci... no, un cigno qui non potrebbe sopravvivere...”
Ma in quello stesso momento, si udì di nuovo quel canto.
“Di nuovo!” Esclamò Reas. “Di nuovo quel canto! Come può essere?” Fissando Elisabeth.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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