Francia, 1892.
La piccola chiesa del paese di Rennes-le-Chateau necessitava ormai da decenni di riparazioni e il parroco, Francois Berenger Saunière, era riuscito a raccogliere faticosamente il denaro necessario.
Come prima cosa, il sacerdote si occupò dell'altare: la lastra di marmo che ne costituiva il piano venne staccata dal muro cui era cementata e sollevata dalla colonna che la sosteneva.
In una cavità al suo interno, Saunière ritrovò alcuni manoscritti risalenti al XIII secolo, dando inizio ad una “questione” ormai centenaria.

Fino al 1882, infatti, il parroco aveva dovuto faticosamente far quadrare i conti della parrocchia; dopo il ritrovamento della pergamene qualcosa cambiò improvvisamente.
Saunière le mostrò al vescovo di Carcassonne, poi chiese il permesso ed il denaro per recarsi a Parigi per far esaminare i manoscritti da uno specialista.
Intanto i lavori alla parrocchia proseguivano: sotto l'impianto fu rinvenuta una lapide di pietra.
Essa fu rimossa, ma solo Saunière ebbe modo di vedere che cosa celava.
Da quel momento, il parroco cominciò a compiere numerose esplorazioni nei luoghi circostanti, finchè qualche tempo dopo, i lavori di restauro ripresero a pieno ritmo.
Improvvisamente il denaro cominciò a scorrere a fiumi.
Saunière acquistò molti terreni circostanti, costruì una passeggiata a semicerchio e fece costruire una torre che chiamò “Tour Magdala”, in onore di Santa Maria Maddalena.
Pagò tutti i lavori di tasca sua e continuò a disporre di grandi quantità di denaro fino alla sua morte, avvenuta nel 1917.
Da dove proveniva quell'improvvisa ricchezza?
E perchè il sacerdote aveva voluto che sopra il portone della sua chiesa comparisse la scritta “Terribilis est locus iste” (ossia “Questo è un luogo terrificante”)?

Per quasi sett'anni l'enigma dell'improvvisa ricchezza di Saunière rimase relegato tra i misteri locali; poi, nel 1968, Gerard De Sede, esoterista e scrittore specializzato in tesori nascosti, raccontò la storia di Saunière nell'intrigante volume “Il tesoro maledetto”.
Secondo De Sede, il sacerdote aveva risolto un complicato codice che coinvolgeva, oltre alle pergamene, il celebre quadro di Nicolas Poussin “Et in Arcadia Ego”, giungendo così al nascondiglio di un “tesoro maledetto” (le ragioni del sinistro attributo non sono perfettamente chiare, ma giustificano la frase “Terribilis est locus iste”), forse proveniente dal Tempio di Gerusalemme.

Grazie al successo de “il tesoro maledetto”, il nome di Rennes-le-Chateau balzò all'improvviso alla ribalta.
Nel 1970 un giornalista inglese, Henry Lincoln, dopo essersi ulteriormente documentato sull'argomento, realizzò tre documentari per la Bbc, che alimentarono l'interesse attorno al caso.
Lincoln continuò gli studi per anni e si accorse che le pergamene di Saunière contenevano codici segreti a vari livelli di lettura, dapprima elementari e poi sempre più complessi; in un libro dichiarò di aver scoperto, tutt'intorno a Rennes-le-Chateau, le coordinate di una vasta serie di luoghi sacri allineati fra loro.
Con una serie di calcoli matematici, Lincoln riuscì a dimostrare come questi luoghi siano allineati ad altri e questi ad altri ancora, fino a formare un “Pentacolo Perfetto”, un'immensa stella a cinque punte perfettamente regolari, con al centro il sito di Coustlaussa.
Il vasto territorio costituirebbe un immenso “luogo sacro”, un incredibile tempio alla Grande Madre elevato dagli stessi misteriosi costruttori del Neolotico che avevano edificato Stonehenge, Avebury e altri siti megalitici d'Europa.

E' questo dunque il vero segreto celato da quelle pergamene?
Questo ha comportato l'incredibile arricchimento di Saunière?
L'unica cosa certa è che ancora oggi i misteriosi manoscritti di Rennes-le-Chateau sono avvolti da un enigmatico ed impenetrabile fascino.