“La strada per Tylesia è lunga e tortuosa, milady.” Disse Gerprando ad Altea.
Ma proprio in quel momento ritornò Fyellon.
Salutò Altea e chiese una ciotola abbastanza grande in cui potersi lavare la faccia.
“Allora?” Domandò Gerprando.
“Cosa?” Chiese Fyellon, mentre si lavava il viso e si bagnava i capelli.
“In che condizioni si trova?”
“Sta bene...” rispose il cavaliere “... non ha nulla di rotto...”
“Oggi deve essere il mio giorno fortunato!” Esclamò ironica Renya.
“Ho già mandato a chiamare alcuni minatori.” Fece Gerprando. “Troveranno il modo migliore per scendere nella crepa e tirarlo fuori.”
“Faranno ciò che ordineremo loro, naturalmente.” Asciugandosi Fyellon.
“Gli esperti sono loro.” Fissandolo il comandante.
“Si, ma questa storia sta a noi risolverla.”
“Cosa intendete dire?”
Fyellon allora fece cenno a Gerprando di seguirlo.
I due si appartarono ad un tavolo lontano dalla porta della cucina.
“Che grado avete?” Domandò Fyellon.
“Sono comandante della guarnigione...”
“Un po' generico...” disse il cavaliere “... ma il grado? Tenente? Capitano? Stratega?”
Gerprando non rispose nulla.
“Lo immaginavo...” sorridendo Fyellon “... beh, forse è giunta la vostra occasione...”
“In questo lercio buco non arrivano mai le occasioni!”
“Sciocchezze...” mormorò Fyellon, ordinando poi qualcosa da bere a Renya “... le occasioni prima o poi arrivano... basta saperle riconoscere... e questa è la vostra occasione...” attese che fossero di nuovo soli “... tireremo fuori quel poveretto e tutti ci saranno riconoscenti... sarà un grosso spettacolo... ma occorre una platea...” riempì i due boccali con del vino e ne offrì uno al comandante “... voglio che facciate spargere la voce di questo incidente... mandate i vostri uomini in giro, a parlarne con monaci, pellegrini, viaggiatori, mercanti, avventurieri, persino zingari e prostitute... da domani questo luogo dovrà pullulare di visitatori...”
“Sembra che abbiate deciso tutto voi...”
“Già, per vostra fortuna.” Bevendo Fyellon. “Fate come vi dico e vedrete che andrà tutto bene. Appena arriveranno quei minatori portateli da me.”
Nessuno aveva udito quella loro conversazione.
Fyellon si alzò e raggiunse Altea.
“Sono stanco e ho molte cose da raccontarvi...” disse alla ragazza “... andiamo a riposarci?” Fissò poi Renya. “Mandate a chiamare un medico.”
“Un medico?” Guardandolo la donna. “Qui? In questo letamaio? C'è solo il vecchio Archan... un misto tra uno stregone, un rabdomante e un alchimista...”
“Bene, chiamatelo.” Annuendo Fyellon.
E chiese di nuovo ad Altea di accompagnarlo nella loro stanza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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