Quella visione mi attraversò la mente e fece tremare la mia mano, lasciandomi vagamente turbata...
Le visioni su Andros e Chymela, infatti, erano sempre scaturite da qualcosa... il Belvedere, la fabbrica, la pietra, il libretto... e così quella, affiorata tra i miei pensieri mentre stavo sfiorando quel vestito, mi colse totalmente alla sprovvista e mi travolse...
Tremai e, per un momento, non fui più tra loro.
Poi, all’improvviso, la voce di quel giovane uomo mi richiamò tra loro...
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Posso sdebitarmi allora, milady?” Domandò il giovane marito. “Abbiamo un nostro buon amico che gestisce una locanda. E' un posto tranquillo e molto accogliente, non troppo lontano, né troppo vicino dal centro del paese. Lì potrete riposare. Possiamo io e mia moglie condurvi là?”
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Battei le palpebre un paio di volte e mi sfiorai la fronte con la punta delle dita, nel tentativo di far sì che quelle immagini mi lasciassero riflettere per un istante...
“Oh...” mormorai “Oh, si... ve ne sarei infinitamente grata! Vedete... nella mia condizione, temo che potrei incontrare qualche difficoltà ad attraversare il paese con tutta quella confusione... c’è una festa, non è vero? Vi ruberò, dunque, non più di un minuto: basterà che mi indichiate la via, poi vi lascerò subito andare a festeggiare!”
Così dicendo cercai di nuovo la briglia di Luthien e la strinsi... sospirai... tutto ciò che desideravo era raggiungere un posto tranquillo e silenzioso il più presto possibile... ero così stanca e stravolta... ero così preoccupata!