Parsifal mi disse che ero pura, ma io sapevo che non era così. In realtà io mi sentivo ingenua, impreparata ad affrontare le difficoltà del mondo che mi circondava. Diceva che i loro valori erano diversi dai miei, ma io non sapevo nemmeno cosa fosse un "valore". La realtà era che non vedevo l'ora di conoscere il mondo e di provare nuove esperienze e che ora che stavo realizzando il mio sogno mi stavo tirando indietro a causa del mio passato.
"Sir Parsifal" gli dissi "io non sono come voi dite. Quella che voi chiamate 'purezza' io la chiamo ingenuità. Conosco pochissime cose del mondo ed è per questo che vi appaio in questo modo. Io in realtà non conosco me stessa; sono stata educata per tutta la vita in un ambiente che non mi ha dato la possibilità di esprimermi. L'unica cosa che voglio è conoscere il mondo, ma... ho paura che le persone siano tutte come quegli uomini... non penso che riuscirò a stabilirmi in un mondo dove le persone si uccidono a vicenda in nome del loro Dio. Ma... la mia voglia di conoscenza è troppo grande ed attenderò di vedere con i miei occhi tutto ciò che accade là fuori."
Dopo aver detto al cavaliere quelle parole, rivolsi lo sguardo verso il cimitero, perchè udii una voce; mi affacciai e vidi un uomo dall'aria serena che camminava tra le croci. Guardai nuovamente Parsifal e gli domandai: "é normale che un uomo canticchi tra le tombe dove si trovano i corpi dei morti?" poichè non conoscevo la figura del becchino.
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"Basta un individuo o un semplice gesto per mettere sottosopra l'ordine del mondo."
Mago Merlino
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