Ad un tratto, come in risposta alle mie silenziose esortazioni, Sheylon si voltò e strofinò la grossa testa contro la mia guancia... era chiaro che non aveva la pur minima intenzione di andare a cercare Guisgard lasciandomi lì da sola...
“Testardo...” gli mormorai “Sei testardo proprio come lui... ecco perché andate tanto d’accordo, vero?”
Ma sorrisi e gli grattai con maggiore intensità dietro la testa.
Intanto i tre uomini stavano continuando a parlare con il vecchio... ed io, pur continuando ad occuparmi di Sheylon, non persi neanche una delle loro parole. Sottili allusioni e vaghi accenni... ma ormai era per me assolutamente chiaro che i tre fossero Cavalieri della Luna Nascente. Mi chiesi se anche loro fossero altrettanto sicuri della mia identità, o se nutrissero ancora qualche dubbio...
Ad ogni modo, pensai che non sarebbe stato saggio fornire loro un’ulteriore certezza... rimasi così in silenzio mentre parlavano di voti violati e di giovani normanne rapite, sforzandomi di mantenere l’espressione del volto serena e vagamente sorridente...
Infine, però, anche solo per placare il crescente nervosismo di Sheylon alle loro parole, dovetti intervenire... la tigre, infatti, che non aveva smesso un secondo di brontolare sommessamente, emise un chiaro e vagamente minaccioso ringhio quando i tre iniziarono a descrivere le punizioni riservate nell’antica Roma alle Vestali ed ai loro amanti...
“Oh, Cielo...” dissi, in tono leggero ma sufficiente perché la mia voce sovrastasse il ringhio di Sheylon “Vogliamo proprio andare a cercare esempi così lontani, miei signori? Addirittura l’antica Roma?”
Sorrisi appena...
“Beh...” soggiunsi poi, ostentando un’aria vagamente distratta e disinteressata “Un esempio, tra l’altro, se mi è concesso notarlo, forse poco attendibile! Voglio dire... nell’antica Roma, voi mi insegnate, accadevano molte cose... non so... i cosiddetti Ludi, ad esempio... in cui uomini e feroci fiere erano costretti ad affrontarsi di fronte a migliaia di persone urlanti e dai quali, quasi sempre, ne uscivano tutti uccisi o orrendamente feriti...” rabbrividii “Pratiche molto in uso all’epoca, ma che oggi... permettetemi di dirlo... definirei a dir poco crudeli ed efferate!”
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Magari” sorridendo il vecchio, forse per smorzare l'atmosfera divenuta troppo pesante e cupa a causa di quei discorsi “la giovane normanna non è stata rapita... forse era consenziente... addirittura potrebbe essere stata una fuga d'amore la loro.” Ridendo.
“Spero vivamente per lei che non sia così...” disse il cavaliere “... a Roma non veniva punito con la morte solo il sacrilego... alla Vestale che aveva rotto il suo voto spettava forse qualcosa di ben peggiore... veniva murata viva...”
“Lady Chymela...” prendendo la parola il cavaliere che fra i tre era stato in silenzio fino a quel momento “... non ci avete ancora detto nulla di vostro marito... dov'è andato ora? E qual'è il suo nome?”
Tutto questo, sempre sotto lo sguardo attento e inquieto di Sheylon.
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Mi irrigidii a quelle domande... ma fu appena un istante... poi debolmente sorrisi...
“Oh, milord... avete ragione! Ma, vedete... sono un po’ stanca... e poi tutti questi discorsi, molto poco cristiani, sull’uso di fruste e pene capitali mi hanno procurato un leggero fastidio. Sono, perciò, certa che mi perdonerete se adesso mi ritiro...”
Feci un piccolissimo cenno a Sheylon, dunque, e mi alzai in piedi...
Avrei tanto desiderato voltarmi verso l’uscita e fuggire via... ma sapevo che sarebbe stato assolutamente sciocco e molto probabilmente inutile... poggiai, quindi, una mano sulla testa di Sheylon affinché mi guidasse e mi limitai a raggiungere il pagliericcio in fondo alla grotta. Lì mi sedetti e chiusi gli occhi, disperatamente in cerca di una via di fuga.