Quei cavalieri guardarono tutti Parsifal.
“Si festeggia” spiegò il più anziano fra loro “l'avvento di una nuova Crociata, amico mio. Noi tutti qui presenti abbiamo giurato di liberare il Santo Sepolcro... abbiamo pregato nel Santuario di san Michele Arcangelo sul Gargano, per poi salpare da Brindisi e navigare fino a Tessalonica in Grecia. Da lì abbiamo raggiunto Costantinopoli e abbiamo venerato le Sante Reliquie in essa custodite... poi una lunga marcia ci ha condotti sotto le mura di Gerusalemme la splendente, a combattere contro gli infedeli saraceni... abbiamo onorato e glorificato la Croce contro la Mezzaluna e non fu la paura dei pagani a scacciarci, ma solo la proclamazione della resa da parte di chi ci guidava... ma presto, come detto, sua Santità annuncerà una nuova Crociata e stavolta i Campioni di Dio riusciranno a liberare la Città Santa.”
Tutti allora alzarono i calici verso il cielo e brindarono a quei sogni di Gloria.
Il vecchio cavaliere fissò di colpo la spada di Parsifal.
Era quella che aveva acquistato dal vecchio venditore.
Un altro dei cavalieri presenti indicò al suo signore lo scrigno in ciliegio che Parsifal e Lilith avevano con loro.
“Cavaliere...” disse il vecchio a Parsifal “... è usanza cavalleresca scambiarsi le armi... donatemi quella vostra spada ed io in cambio vi darò la mia...” ed estrasse una meravigliosa spada in stile orientale “... questa straordinaria spada l'ho meritata strappandola dalle mani di uno dei capi saraceni... e come premio l'imperatore mi ha concesso di averla nel mio corredo di guerra...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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