Insegrid portò istintivamente una mano sulla sua collana e si accorse di non averla più.
Essa infatti luccicava davanti a lui nelle mani di Altea.
“Dannata!” Gridò il fabbro. “Ridammi quella chiave! Hai voluto sottrarmela con l'inganno vero? Eh, ma questo ti costerà ben più di un semplice bacio!” Ed afferrò un piede di porco, per poi lanciarsi sull'audace ragazza.
Colpì la sua mano con forza, facendo cadere a terra il pugnale.
Allora afferrò Altea per il collo spingendola poi su una grossa tavola.
La immobilizzò e comincio a strapparle i vestiti da dosso.
“Ora avrai ciò che stavi cercando, sciocca ragazza...” mormorò con un impeto di lussuria “... e non è detto che non ne trarrai piacere...”
Si avvicinò allora al volto della ragazza, facendo gesti osceni con la lingua.
La fissava con i suoi occhi lascivi ed in essi Altea vedeva accendersi lampi di violenta bramosia.
Ad un tratto quegli occhi si fecero più grandi e rossi.
Di un rosso intenso, fino ad esplodere in schizzi vermigli.
Anche dalla bocca cominciò a vomitare sangue, mentre quegli occhi, da rossi, divennero pian piano bianchi fino a spegnersi del tutto.
Un attimo dopo, Insegrid cadde su Altea senza vita.
Fyellon allora lo prese di peso e lo scaraventò a terra.
“Sono arrivato appena in tempo...” disse fissando la ragazza “... questo maiale non è riuscito nel suo intento... voi come state?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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