Quel vecchio fissava Guisgard e Talia con uno sguardo cupo ed indagatore, mentre i suoi cani ringhiavano quasi attendendo una mossa falsa di quegli intrusi.
Guisgard, nel vedere apparire quel vecchio, si era subito alzato, facendo qualche passo verso di lui e la stessa cosa aveva fatto Talia, per cercare poi la mano del cavaliere.
Guisgard strinse così la mano della ragazza, cercando di tranquillizzarla e fece poi un cenno a Sheylon di stare buono.
“Viaggiatori?” Ripeté il vecchio fissando Talia. “Viaggiavate attraverso questi boschi? Con questo tempo? Fuggivate, volete dire!”
“Siamo davvero dei viaggiatori...” mormorò Guisgard “... abbiamo da poco lasciato il paese di San Leuciano, ma siamo stati colti dalla tempesta...”
“San Leuciano?” Fece il vecchio.
“Si...” annuì Guisgard “... precisamente dal palazzo del Belvedere...”
“Non conosco nessun Belvedere.”
“Ma come?” Stupito Guisgard. “E' famoso in tutta la zona... da lì si dominano tutti questi colli...”
“Non mi interesso più di niente del mondo” replicò il vecchio “e non mi riguarda null'altro che non sia questa caverna ed i miei studi.”
“Allora vi chiediamo scusa per esserci introdotti nel vostro rifugio...” disse Guisgard “... appena la tempesta si placherà, lasceremo questo luogo...”
“E' un trucco per farmi abbassare la guardia!” Fece il vecchio. “Volete derubarmi e uccidere!”
“Come osate accusarci in questo modo?” Gridò Guisgard.
I cani allora cominciarono ad abbaiare forte.
“Tenete a bada i vostri cani” intimò il cavaliere al vecchio “o la mia tigre li sbranerà!”
“Vigliacco, cosa sono queste minacce?” Fissandolo il vecchio.
Sheylon era pronto ed attendeva solo un cenno di Guisgard.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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