L'uomo, a quelle parole di Cavaliere25, annuì e pregò i tre falsi monaci di seguirlo fino alla sua casa.
Si avviarono, così, fino a raggiungere l'abitazione, dove erano giunti già diversi invitati.
Nell'aria si sentiva un profumo di pane bianco appena sfornato e di minestra calda.
Attorno ad una grande tavola vi erano sedute diverse persone e nel vedere l'uomo arrivare, lo salutarono con un lungo applauso.
“Oklyo, augurissimi!” Gridarono tutti. “La tua sposa ti attende!”
Un attimo dopo, accompagnata da altre ragazze, la giovane sposa scese nel cortile.
“Ehi, quanta roba buona!” Esclamò Tieste. “Pancia mia fatti capanna!”
“Si.” Sorridente Oklyo. “Appena uno di voi mi unirà in matrimonio con la mia bella sposa, comincerà il banchetto.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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