Visualizza messaggio singolo
Vecchio 20-04-2012, 17.17.51   #1752
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,904
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard continuava a guardarsi intorno, a cercare di interpretare, decifrare quell'innaturale silenzio.
Chiamava continuamente il vecchio guardiano, ma nessuno rispondeva a quel drammatico appello.
Poi le parole di Talia.
Anche lei avvertiva quell'angosciante ed enigmatica atmosfera.
Ma proprio in quel momento, qualcosa ruppe, scalfì e vinse quell'irreale silenzio sceso sul Belvedere.
Un nitrito tradì l'avvicinarsi di qualcuno.
Guisgard corse sulla terrazza dello spiazzo e guardò in basso alla stradina lastricata.
Era un gruppo di persone che saliva verso il Belvedere.
E più si avvicinava, più lui riusciva a scorgerne l'aspetto.
Erano cavalieri.
E recavano un simbolo: quello della Luna Nascente.
Guisgard impallidì.
Corse allora verso Talia.
“Ci hanno trovato!” Disse.
E corsero verso le scuderie.
C'erano Peogora e Luthien.
Guisgard sellò le due cavalle e aiutò Talia a salire in groppa a Luthien.
“Dobbiamo scappare, galoppare via, Talia!” Spronando i loro cavalli Guisgard. “I Cavalieri della Luna Nascente stanno arrivando!”
Due strade danno al Belvedere: quella lastricata, la principale e quella che invece sale dalla chiesa di San Lecio.
I due presero quest'ultima e galopparono verso i colli.
Giunti nel bosco, sentendosi un po' al sicuro, Guisgard chiamò qualcuno con un segnale particolare.
Un attimo dopo, dal folto bosco un superbo felino emerse.
“Andiamo, Shelyon!”
E si inoltrarono nel ventre del bosco.
Ma poco dopo il cielo cominciò a mutare.
Un forte vento iniziò a soffiare e grige nuvole si addensarono, oscurando ed intimorendo il paesaggio circostante.
Tuoni lontani scossero la vallata e lampi illuminarono quel grigiore.
Ma nella boscaglia Guisgard vide qualcosa.
Uno stretto antro, simile ad un passaggio seminascosto tra sterpi e rovi.
Si diressero lì, trovando così riparo in quella grotta.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso