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Vecchio 20-04-2012, 00.48.25   #1743
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Quando Altea fu nella sua stanza, qualcuno bussò alla porta e vi entrò.
Era Fyellon.
“Vi ho vista turbata e scossa...” disse il cavaliere “... posso comprendervi... non esiste alcuna maledizione, questo è certo, ma l'atmosfera che regna in questo luogo è decisamente inquietante... quando siete andata via voi, sir Redentos, intuendo i nomi degli sfidanti, è corso via verso il luogo della prova... credo infatti si tratti del suo apprendista e di quella giovane ragazza...” si avvicinò ad Altea e la strinse forte “... non siate in pena... volete andar via da qui? Questo maniero vi angoscia? Allora vi porterò via... è questo che volete?”



Nel frattempo, il carro aveva condotto Parsifal e Lilith davanti al labirinto.
Il monaco aveva impartito ai due giovani i Santi Sacramenti che liberano l'anima dalle colpe e dalle pene terrene.
Ormai l'alba era giunta, ma nonostante la luce, che cominciava a rischiarare ciò che le ombre avevano posseduto fino a quel momento, qualcosa di spettrale lambiva il cielo e velava la terra.
Come se le oscurità notturne, dentro le quali, come narravano gli antichi Sanniti, dimorano spiriti notturni, esitassero a lasciare questo mondo.
Fiori secchi e umide foglie raccolte, come tappeti, circondavano la porta di quel labirinto.
Di nuovo si udì il suono della campana e ai suoi rintocchi apparvero alcuni uomini incappucciati.
Fecero segno a Parsifal e a Lilith di avvicinarsi all'ingresso e uno di loro suonò con vigore un corno.
Era il segnale.
Due di quegli uomini incappucciati aprirono la porta del labirinto per far entrare i due ignari sfidanti.
E aperta la porta, Lilith udì qualcosa.
Come un angosciante lamento.
Un lamento che fu udito solo da lei.
E una voce che gemeva:

“Le colpe dell'anima sopravvivono per lunghi eoni,
affinché siano impresse nello spirito pene e punizioni.

Ma prima che i due giovani potessero entrare, qualcuno arrivò a gran velocità.
“Parsifal!” Chiamò Redentos. “Non potete, è troppo pericoloso!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO

Ultima modifica di Guisgard : 20-04-2012 alle ore 01.15.38.
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