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Vecchio 14-04-2012, 13.04.56   #1637
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
L'atmosfera nella sala divenne quasi surreale.
Parsifal aveva deciso di attendere e non chiedere oltre su quella misteriosa prova.
E così pure Altea e Lilith.
Redentos invece studiava ogni espressione di Orco, di sua moglie Arya e dell'uomo che era con loro e che aveva nome Insegrid.
Solo Fyellon tradiva una certa eccitazione per quella situazione.
Avvertiva che c'era qualcosa e voleva saperne di più.
“Allora non c'è altro da dire.” Sentenziò Orco. “Stando così le cose, non c'è motivo che restiate al castello. Andate pure.”
“Dio sia lodato...” mormorò Arya.
“Anche io andrò a riprendere il mio lavoro...” alzandosi Insegrid.
“Credete che qualcuno possa vincere il malefico incanto?” Gli domandò Orco.
“Non credo...” rispose Insegrid “... ma devo essere previdente... e l'armatura deve essere pronta in tal caso...”
“Non accadrà!” Esclamò Orco.
Insegrid salutò i presenti ed uscì.
“Allora anche noi ci prepareremo per partire.” Fece Redentos.
E tutti furono accompagnati nelle loro stanze dai servitori.
Così, Altea e Lilith in una stanza, Redentos, Parsifal e Fyellon in un'altra.
“Volete davvero partire?” Domandò Fyellon ai suoi compagni di stanza. “Partire senza scoprire cosa nasconde questo luogo?”
“Credete nelle maledizioni, cavaliere?” Chiese Redentos.
“Assolutamente no.” Rispose Fyellon. “Ma credo che il nostro Orco il Rosso nasconda qualcosa... qualcosa di certo poco etereo o spirituale...”
“Però noi stiamo lasciando il castello.” Fece Redentos.
“Si, ma siamo ancora qui...” mormorò Fyellon “... Parsifal... volete venire con me?”
“Cosa avete in mente?” Fissandolo Redentos.
“Voglio scoprire a cosa lavora Insegrid...” rispose Fyellon “... mi ha molto incuriosito il discorso tra lui e Orco...”
Nell'altra stanza, intanto, mentre Lilith era con Altea, la giovane alchimista avvertì una strana voce.
Sembrava appartenere ad una donna e proveniva dal cortile.
E quella voce, udita solo da Lilith, lamentava:

“Nulla è peggio della felicità mancata...
Promessa, perduta e solo in sogno invocata...
Divenire un mattino signora, dama, principessa
e trovarsi a sera sola, triste a maledire se stessa.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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