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Vecchio 07-04-2012, 01.23.08   #1517
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Redentos allora, fece segno agli altri tre, Parsifal, Lilith e la donna, di partire.
I quattro, così, presero il sentiero e sotto le indicazioni della donna penetrarono nella selva.
“Parsifal...” avvicinandosi il cavaliere al suo apprendista “... leggo inquietudine nel tuo sguardo... qualcosa ti rende poco sereno... ora avrai la possibilità di mettere in pratica quanto appreso fino ad ora... vi è qualcosa che vuoi dirmi?”
Più avanzavano, più il sentiero si faceva tetro e selvaggio, tra macchie di verde tanto fitte da rapire e tenere poi imprigionata la luce, irregolari spiazzi tappezzati di fiori selvatici e alberi simili a tanti guardiani addormentati.
Ad un tratto, i quattro giunsero in una specie di vasta depressione, simile ad una grande conca sommersa da piante, alberi e rocce.
E sopra a tutto questo si ergevano delle mura sulla cui merlatura spuntavano quattro torri alte e massicce.
“Ecco...” indicò la donna “... è il Castello dell'Avvilente Costumanza...”
In quel momento Lilith udì qualcosa nell'aria:

“Fermate i cavalli e tornate sui vostri passi.
Avvertili e che nessuno quel limite oltrepassi!
Quel Castello conosce solo pianto e sofferenza.
Perché in esso domina l'Avvilente Costumanza!”

Ma queste parole furono udite solo da Lilith.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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