Cittadino di Camelot
Registrazione: 08-04-2010
Residenza: Ignota ai più
Messaggi: 2,235
|
Gli occhi spalancati e la mente, per un istante, lontana da lì... molto, molto lontana...
Avvertii sulla pelle l’aria fredda di quella grotta, il crepitare delle torce suonava come un’ipnotica melodia nelle mie orecchie ed il palpitare del cuore di Chymela era diventato il mio... batteva forte, tanto forte il cuore della principessa che avrebbe potuto saltarle fuori dal petto da un momento all’altro...
Le mie mani si strinsero con forza sul bordo della panca, nel vano tentativo di restare in quella chiesa...
“Ma padre...” mi sentii sussurrare.
“Questa è la mia ultima parola, Chymela!” rispose il re, voltandomi le spalle ed allontanandosi di qualche passo “Non ascolterò nient’altro!”
“Ma devi ascoltarmi...” insistei “Io non voglio sposarmi... non con quel marchese!”
“Il Marchese è un uomo giusto e retto. E’ uno dei nostri più fedeli e più valorosi alleati... ed è innamorato di te, Chymela! Il tuo è solo un capriccio!”
“Non è un capriccio...”
“Ho detto basta, Chymela! E ciò significa che non intendo discuterne oltre!”
“Padre...”
“Silenzio!”
Tremavo... tremavo come una foglia ed i miei occhi erano lucidi e spaventati...
“Papà, io amo Andros!” confessai, infine.
La mia voce, cristallina e leggermente più alta del solito, echeggiò nella sala e per qualche istante calò il silenzio... il re mi dava ancora le spalle, scrutando immobile la pioggia che scrosciava fuori dalla finestra, ma lo vidi sussultare a quella rivelazione.
“Mi sono sempre reputato un sovrano ragionevole...” iniziò poi a dire, la voce bassa e ruvida, vagamente minacciosa “Mi sono sempre reputato un uomo riflessivo e tollerante... Ma sono il sovrano di queste terre, Chymela, e sono tuo padre!”
Si voltò di scatto e puntò i suoi occhi fiammeggianti su di me...
“Ed ora ripetimi ciò che hai appena detto...” proseguì “Dimmi... e pensa bene a ciò che dirai... ciò che provi per quell’uomo. E, nel farlo, cerca di ricordare che non sei una ragazza qualsiasi ma la principessa di Sygma... cerca di tenere bene a mente il modo in cui egli è giunto qui per carpire informazioni. Rammenta il modo in cui ha tradito la nostra ospitalità e la nostra buona fede, spacciandosi per ciò che non era. Rammenta il desiderio che egli, come tutti i suoi predecessori, nutrono di conquistare le nostre terre ed assoggettarle, la nostra gente, le nostre tradizioni, tutto ciò che siamo e che siamo stati...”
“Non è vero!” lo interruppi improvvisamente, poiché ogni sua parola mi feriva “Non è vero... e, se anche lo fosse, non mi importerebbe!”
Gli occhi dell’uomo si allargarono appena e per un istante mi fissò quasi senza parole...
“Molto bene...” mormorò poi, e nella sua voce risuonò una vaga nota di dolore “Non volevo giungere a tanto, ma tu non mi lasci altra scelta... Da domani stesso quell’uomo sarà bandito dai confini di Sygma, pena la morte! E a te, Chymela, sarà proibito pronunciare il suo nome e persino formulare il suo ricordo... e non uscirai mai più da questo palazzo fino al giorno in cui ti sposerai!”
Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard
“Beh…” assumendo un’espressione grave l’arcicappellano “… le Sacre Scritture ci insegnano che le Sante Reliquie esistono e spesso il cammino degli uomini passa attraverso queste mistiche ricerche… tuttavia… dobbiamo stare attenti ai segni e i simboli che scegliamo di seguire… tuttavia, vostro marito è ossessionato da quei suoi sogni… e le ossessioni non sono mai cosa buona e giusta… ditemi, milady… presto partirà di nuovo, vero? Lascerà di nuovo questa terra per quel suo sogno? Eppure non è il momento per questi colpi di testa… a corte non tutti comprendono questo suo comportamento… e poi ci siete voi… voi non potete certo affrontare un viaggio in queste condizioni… ditemi, com’è accaduto? Come avete perso il dono della vista, milady?”
|
Quella voce all’improvviso... e violentemente fui riportata in quella cappella...
“E’... è stato un incidente!” mormorai, senza fare molta attenzione a ciò che dicevo “Uno sciocco incidente a cavallo! Così ho perso la vista! Ma dicono che sia temporaneo... dicono che potrò vedere ancora, prima o poi!”
Quelle visioni... una più potente dell’altra, una più sconvolgente dell’altra... e poi le parole dell’arcicappellano...
Faticai a trovare le parole nel caos di informazioni e di dubbi che si agitavano nella mia mente...
“Mio marito cerca qualcosa, probabilmente!” mormorai poi, quasi senza pensare “E, quando finalmente lo troverà, noi saremo infine liberi!”
I miei occhi si socchiusero appena... come se avessi realizzato solo un secondo più tardi ciò che mi era uscito dalle labbra. E per qualche istante rimasi così, in silenzio, persa in pensieri tanto folli da non poter essere neanche formulati...
Infine sorrisi e tornai a concentrarmi sull’uomo...
“Quanto ai suoi colpi di testa...” proseguii allora, cautamente ma con l’intento preciso di tentar di fare un po’ di luce “Non è certo mai stato un uomo ponderato, ma non si può sicuramente dire che non ne sia sempre uscito più che vincitore... rammentate?”
__________________
** Talia **
"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."
|