Fyellon annuì e presa Altea per mano, cominciò il loro giro.
Salirono le scale in fondo al corridoio e si ritrovarono su un’alta torre.
Da lì si poteva dominare con un solo sguardo gran parte della selva.
Lo spettacolo era però inquietante.
Come se tutto attorno a loro fosse incantato.
“Il panorama non è dei più allegri…” fece Fyellon “… ma è anche colpa del tempo, temo… il cielo grigio avvolge ogni cosa e tutto sembra intriso dello stesso grigiore… si, mette malinconia, non trovate?” Chiese ad Altea.
Ad un tratto la ragazza udì un lamento, seguito poi da un pianto.
Come se appartenesse ad una donna.
Una donna nascosta nel sibilo del vento.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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