Il capo dei soldati fece incatenare Cavaliere25 e Tieste, per poi portarli via.
I due furono così chiusi in una cella.
“Maledetto falco!” Esclamò Tieste. “E' colpa sua se siamo finiti in gattabuia!”
Intanto, alla locanda, andati via i soldati, il locandiere restò ad ammirare il falco.
“E' proprio un bell'esemplare... mormorò “... potrei venderlo e guadagnarci un bel gruzzolo...” si avvicinò allora al rapace per prenderlo, ma l'uccello lo fissò ed esclamò:
“Giù le zampe!”
“Ma...” incredulo il locandiere “... tu... no, non può essere... non puoi essere stato tu a parlare...”
“Vuoi che ti insulti in greco prima e in latino poi” fece il falco “per farti comprendere meglio? Mastico anche qualche dialetto Mozarabico, se ami essere offeso in modo esotico!”
Il locandiere cadde a terra dallo stupore e il falco volò via.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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