Altea era avvolta nella cupa atmosfera di quella chiesa.
Ad un tratto un alone e poi quella figura.
I suoi tratti erano austeri e lo sguardo solenne.
Fissò Altea e quando fu sul punto di parlare, la luce del giorno invase l’interno della chiesa.
Fyellon aveva sradicato la porta, squarciando così la cupa oscurità di quel luogo.
“Perché non mi avete atteso?” Domandò ad Altea. “Meglio essere prudenti…” si guardò intorno e notò qualcosa.
Era verso l’abside e la luce in quel punto non riusciva a tagliare le maglie delle tenebre.
Fyellon allora avvolse un lembo del suo mantello attorno ad un palo di legno spezzato e ne fece una torcia.
Illuminò così l’abside e in quel momento apparve loro un’immagine inquietante: dalla semivolta pendeva una grossa Croce capovolta.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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